Lo scontro tra Russia e Ucraina non si sta limitando a un conflitto convenzionale ma si sta spostando anche su altri fronti, compreso il cyberspazio. Uno scenario forse da film fino a qualche tempo fa, ma ormai attuale: le guerre sono diventate ibride e con gli attachi cyber si punta a danneggiare l’industria e le infrastrutture pubbliche di un Paese. Bisogna puntare sulla cyber security.
È possibile difendersi dagli attacchi cyber?
Conflitti in atto o meno, è sempre una buona pratica porre attenzione al livello di sicurezza della propria rete aziendale e di gestione dei dati. Per ridurre al minimo il rischio di perdita di dati e conseguenze negative (sia operative sia economiche) sulla propria attività, ci sono due fattori importanti da tenere sotto controllo:
- Infrastruttura costantemente aggiornata e backup dei dati
- Personale adeguatamente formato sulle azioni da compiere (e su quelle da non compiere)
Questi aspetti devono andare di pari passo: avere l’antivirus migliore sul mercato, software aggiornati all’ultima release, precise regole di firewalling e protocolli esterni ed interni strutturati è fondamentale.
Ma dove finiscono tutti i nostri sforzi se non consideriamo il “fattore umano“? Se non diamo al personale interno le conoscenze necessarie a gestire la situazione?